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Come è nata la scuola

Quando ho iniziato il lavoro come educatrice e istruttrice cinofila mi sono trovata spesso davanti a situazioni complesse che seguendo i “protocolli” appresi non si sarebbero risolte, nonostante i tanti approfondimenti formativi e il mio continuo aggiornamento in merito.
Con risolte intendo arrivare al punto in cui il problema non si presenta più, senza la necessità di contenimento fisico, o emotivo attraverso l’aiuto farmacologico, nell’equilibrio tra i bisogni dell’animale e della persona.

Dove il problema non si risolveva riconoscevo che il limite era dato da una nostra scarsità di conoscenza, non certo da un’impossibilità di cambiamento da parte dell’animale. Sono sempre stata una persona determinata, non mi fermo davanti agli ostacoli, il mio viaggio di ricerca termina solo quando arrivo alla soluzione, così, con il mio intento chiaro, la vita, un tassello alla volta, mi ha condotta a raccogliere tutti gli strumenti necessari.

Sapevo che sarebbero stati gli animali stessi a condurmi. Inizialmente, ho affinato le mie capacità di ascolto profondo e comprensione della loro comunicazione, un ascolto che non si ferma a quello che è manifesto ma che prende in considerazione tutto quello che si muove su piani più sottili.

Il bagaglio di conoscenze pregresse mi ha fornito numerose chiavi, gli studi come grafica pubblicitaria hanno allenato la mia capacità di riconoscere nelle immagini simboli e messaggi, questo è proprio il linguaggio dell’anima. Gli studi di psicologia e scienze dell’educazione hanno costruito le fondamenta per comprendere le dinamiche umane. La passione e il lavoro di conoscenza degli animali selvatici ha permesso di apprendere le vaste peculiarità. Fondamentale il lavoro sulla relazione specchio, non solo per ciò che vediamo in superficie ma come esplorazione della dimensione inconscia. É proprio esplorando la dimensione animica che le soluzioni un tassello alla volta si sono palesate, permettendomi di aiutare con facilità quegli animali e persone che non avevano perso la speranza di riuscire a risolvere situazioni che sembravano impossibili da trasformare.
Persone disposte a guardare a se stesse per aiutare il proprio speciale compagno di viaggio, consapevoli che la relazione ci lega non solo per soddisfare un bisogno ma soprattutto per tornare ad amare e ritrovare se stessi.

La più grande sfida è arrivata quando Kuma, la mia prima cagnolina, si è ammalata per un tumore. I messaggi che ci ruotavano attorno erano a sottolineare la nostra totale impotenza. Inevitabilmente divenne mia priorità anche comprendere il senso della malattia e di come sostenere la guarigione dal punto di vista energetico emozionale e di conseguenza, come poter trasformare la mia vita per ritrovare il mio centro, che non mi rendevo conto di aver perso.
Non ho potuto guarire Kuma ma siamo riuscite sicuramente a regalarci ancora un anno e mezzo intenso e ricco di bellezza. Un’esperienza che mi ha donato tanto e che mi ha aperto gli occhi su ambiti in cui non avrei mai pensato di avventurarmi.

Gli animali mi hanno sempre dimostrato che i loro comportamenti sono necessari per il bene delle loro persone di riferimento. La direzione del mio sguardo nel tempo è cambiata, se volevo aiutarli non dovevo guardare a loro, ma alle persone, alle loro famiglie. Con i loro suggerimenti, sapevano indicarmi esattamente dove cercare per riportarli ad uno stato di gioia, quello stare in cui la sofferenza non trova spazio.

L’esplorazione sempre più si è diretta verso la conoscenza delle leggi naturali che permettono di mantenere l’armonia: uno sguardo sistemico, in connessione al cosmo e con radici ancestrali.
Determinante per farne esperienza l’incontro con le costellazioni familiari, l’arteterapia, la tarologia e le tradizioni sciamaniche.
Gli animali che vivono con me hanno mantenuto la direzione guidandomi e permettendomi di fare esperienza attraverso la nostra relazione. 

Tante le soddisfazioni nel tempo: animali che ritrovano la serenità, persone che tornano ad amare la propria vita in tutta la sua interezza, accogliendo ogni prova con senso e gratitudine, famiglie che tornano a vivere in armonia, nella bellezza di procedere insieme.


Comportamenti problematici, sintomi fisici, sono diventati dei grandi aiutanti che se accolti e capiti ci indicano la strada per un riequilibrio totale, non solo sul piano fisico ma su tutti i piani dell’essere. A volte come una magia tutto cambia in un attimo, a volte servono mesi o anni, tutto dipende da quanto è profondo il tema che chiede di essere affrontato.

Con il desiderio di condividere la mia esperienza, le competenze acquisite, e di allargare le potenzialità di aiuto e supporto agli animali e alle loro famiglie è nata la scuola “Nagual e Animali” ma anche una nuova figura professionale olistica riconosciuta che si integra con il lavoro di educatori, istruttori cinofili, veterinari e tutte le figure che si occupano di relazione d’aiuto attraverso il supporto degli animali, il Facilitatore Sistemico per Persone e Animali.



A Lucciola, Kuma, Pino, Chupa, Django, Fiume, Nala e tutti gli animali che hanno camminato e camminano al mio fianco

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